I’m Gonna Cry Me A River
The parched land,
Dry and brittle as bone,
Made wicked by the sight
Of armed men,
Deafened by the sounds
Of bombs, missiles, and tanks,
Blinded by the smoke of fires,
Nauseated by the stench of death,
Refused to put on blossoms.
She wrapped herself in a black veil,
Walked barefoot
And began to wail
Screaming her sorrow
To the winds of the universe.
Her tears washed the dust
For 40 days and 40 nights,
A newborn river flowed
Not of forgetting,
But of eternal remembrance.
The Tigris and the Euphrates
Now have a baby brother
The river of Shame,
Of blood spilt in vain
On the altar of a 21 century Baal.
(1991)
Un fiume di lacrime
La terra inaridita
Secca e fragile come un osso
Resa malvagia dalla vista
Di uomini armati
Assordata dai suoni
Di bombe, missili e carriarmati
Accecata dal fumo di incendi
Nauseata dal fetore della morte
Si rifiutò di fiorire.
Si avvolse in un velo nero,
E scalza
Cominciò a lamentarsi
Urlando il proprio dolore
Al vento dell’universo.
Le sue lacrime lavarono la polvere
Per 40 giorni e 40 notti
E un nuovo fiume incominciò a scorrere
Non dell’oblio
Ma dell’eterna ricordanza.
Il Tigri e l’Eufrate
Hanno ora un fratellino
Il fiume della Vergogna
Del sangue sparso invano
All’altare di un Baal
Del ventunesimo secolo.
(1991)