http://www.lamacchinasognante.com/lettera-dun-morto/
Dopo la notizia dell’attentato ad Ankara contro la manifestazione pacifista mi è tornata in mente l’intervista a 3 scrittori iracheni fatta durante il Festival di Internazionale aFerrara il 3 ottobre che si incentrava proprio sulla rappresentazione degli attentati negli ultimi 10 anni di letteratura prodotta in quel paese. Mi sembra anche molto pertinente rilanciare questo breve racconto dello scrittore iracheno Ghayath Manhel, tradotto da Gassid Mohammed, che tratta l’argomento utilizzando la lente del grottesco.
You may also like
-
“ONLY THE HEART CAN HOLD ALL OF THIS / THE MIND REFUSES TO GRASP IT” (Halyna Kruk)
-
Le ricadute ecologiche: Voci dall’Ucraina di Anna Badkhen, Iya Kiva, Zarina Zabrisky, Igor Bobyrev, Charles Digges, Oleksiy Vasyliuk
-
L’infinito ed innocente canto degli uccelli del cielo è per voi- Le più recenti poesie di guerra dall’Ucraina, dal sito Chytomo
-
Poetry Reminders For Putin Apologists Dressed in Progressive Clothes
-
COME ABBIAMO COSTRUITO LE NOSTRE CASE? / HOW DID WE BUILD OUR HOMES – Serhiy Zhadan