MUORE IL VECCHIO
Per Jose Saramago
Muore il vecchio che ci faceva ascoltare
Da dentro
Il pensiero di cani
Compagni e strateghi
Ricamando frasi senza punti
Per non tagliare
Con cesure acuminate il pensiero
Mentre noi elemosimavamo
La pietà di una virgola
Muore il vecchio che ci faceva viaggiare
In zattere di terra
Che si scontravano con continenti
A cercare salvezze nelle
Nostre esistenze brade
Muore il vecchio che inventò
Le corde a cui si aggrappano
Intere popolazioni di ciechi
A noi gemelle
A seguire una strana sacerdotessa
Che forse all’acqua guaritrice
Li conduce
Muore il vecchio che i nomi
Aveva scovato
Osservandoli truce nascosto
A una finestra
Organizzando poi processioni
Per carpire il codice
Del Grande Libro dei Vivi
Muore il vecchio che nell’afasia
Dei sensi
Storditi da loghi e schermi
Alle narici del lettore
Aveva liberato l’incenso
Che avviluppa il pellegrino alla fine
Del cammino di Santiago
Quattrocento anni fa
Ravvivando anche adesso
I nostri ricettori smorti
Ma non muore la giustizia
Covata dal vecchio
Uovo prezioso
In attesa di schiudersi
Con la crosta dei continenti
Che scoppia lasciando colare
I liquami accumulati nei secoli