Scombussolamenti
Bussola che segni il sud
delle cose perse
rabdomante di spiriti raminghi
che tasti nell’aria
densa di metalli inerti
Che nei mutamenti della crosta
il rovente traboccare del nucleo
registri
la fontana di lapilli e di faglie
Libero solo l’arbitrio
degli oggetti
senziente solo
il rizoma della gramigna
che terapeutica stringe
la radichetta malata del gelso
Fiaccola che precipiti
incendiando coaguli
di strategie e ideologie
mentre un guizzo di lucertola
tana trova nelle rigogliosa
resilienza del cappero
aggrappato alla torre
che si sfalda
sulle note di una tastiera dolente
S’inceppa l’ordine sbilenco
mentre sulla corda tesa
funambolico s’ingegna.
E noi, a valle,
sulle sponde in attesa
che il torrente
trascini le spoglie
di quel che crediamo nemico.
Pina Piccolo agosto 2016