Tempi come i nostri
si maturano rare volte
nel fluire degli anni.
Ci giudicano
nella loro mollezza sfatta
gridando “E voi che farete?”
Dalla nostra polpa corrotta
emana il baratro
della radiazione,
i gas velenosi
della nostra putrefazione
avvolgono l’aria
sghignazzando morte.
E voi che farete?”
Vi ammucchierete anche voi
come tante pere guaste
chi su un cumulo
chi su un altro
cercando di eliminare “il nemico”
per mantenere viva questa civiltà di morti?
Il nostro nocciolo duro,
indiamantito
dal sudore e dal sangue dei popoli
racchiude un seme sano
che non può lentamente evolvere da questi putridi confini,
deve esplodere con la violenza di un uragano
improvviso
che spazza via gli ultimi sentori
di sfruttamento globale.
Pina Piccolo 1979