The bombing of Baghdad/il bombardamento di Baghdad

Per l’8 marzo, sempre per riconoscere il debito alle poete da cui ho tratto grande ispirazione, e per ricordare un paese che continua ad essere martoriato, pubblico la poesia della poeta JuneJordan “The bombing of Baghdad” che si riiferisce alla Prima guerra nel Golfo, con la mia traduzione italiana, “Il bombardamento di Baghdad”

 

THE BOMBING OF BAGHDAD

I

began and did not terminate for 42 days

and 42 nights relentless minute after minute

more than 110.000 times

we bombed Iraq we bombed Baghdad

we bombed Basra/we bombed military

installations we bombed the National Museum

we bombed schools we bombed air raid

shelters we bombed water we bombed

electricity we bombed hospitals we

bombed streets we bombed highways

we bombed everything that moved/we

bombed everything that did not move we

bombed Baghdad

a city of 5.5 million human beings

we bombed radio towers we bombed

telephone poles we bombed mosques

we bombed runways we bombed tanks

we bombed trucks we bombed cars we bombed bridges

we bombed the darkness we bombed

the sunlight we bombed them and we

bombed them and we cluster bombed the citizens

of Iraq we sulphur bombed the citizens of Iraq

and we napalm bombed the citizens of Iraq and we

complemented these bombings/these “sorties” with

Tomahawk cruise missiles which we shot

repeatedly by the thousands upon thousands

into Iraq

(you understand an Iraqi Scud missile

is quote militarily insignificant unquote and we

do not mess around with insignificant)

so we used cruise missiles repeatedly

we fired them into Iraq

 

And I am not pleased

I am not very pleased

 

None of this fits into my notion of “things going very

well”

 

II

 

The bombing of Baghdad

did not obliterate the distance or the time

between my body and the breath

of my beloved

 

 

III

 

This was Custer’s Next-To-Last Stand

I hear Crazy Horse singing as he dies

I dedicate myself to learn that song

I hear that music in the moaning of the Arab world

 

 

IV

 

Custer was accustomed to just doing his job

Pushing westward into glory

Making promises

Searching for the savages/their fragile

temporary settlements

for raising children/dancing down the rain/and praying

for the mercy of a herd of buffalo

Custer/he pursued these savages

He attacked at dawn

He murdered the men/murdered the boys

He captured the women and converted

them (I’m sure)

to his religion

 

Oh. How gently did he bid his darling fiancée

farewell!

How sweet the gaze her eyes bestowed upon her warrior!

Loaded with guns and gunpowder he embraced

the guts and gore of manifest white destiny

He pushed westward

to annihilate the savages

(“Attack at dawn!”)

and seize their territories

seize their women

seize their natural wealth

 

 

 

V

 

And I am cheering for the arrows

and the braves

 

 

VI

 

And all who believed some must die

they were already dead

And all who believed only they possess

human being and therefore human rights

they no longer stood among the possibly humane

And all who believed that retaliation/revenge/defense

derive from God given prerogatives of white men

And all who believed that waging war is anything

besides terrorist activity in the first

place and in the last

And all who believed that f-15’s/F16’s/”Apaches”

helicopters/

B-52 bombers/smart bombs/dumb bombs/napalm/artillery

battleships/nuclear warheads amount to anything other

than terrorist tools of a terrorist undertaking

And all who believed that holocaust means something that

 

 

 

that happens only to white people

And all who believed that Desert Storm

signified anything besides the delivery of an American

holocaust against the people of the Middle East

All who believed these things

they were already dead

They no longer stood among the possibly humane

 

And this is for Crazy Horse singing as he dies

because I live inside his grave

And this is for the victims of the bombing of Baghdad

because the enemy traveled from my house

to blast your homeland

into pieces of children

and pieces of sand

 

 

And in the aftermath of carnage

perpetrated in my name

how should I dare offer you my hand

How shall I negotiate the implications

of my shame?

 

My heart cannot confront

this death without relief

My soul will not control

this leaking of my grief

 

And this is for Crazy Horse singing as he dies

And this is my song of the living

who must sing against the dying

sing to join the living

with the dead

 

 

 

June Jordan  1991, from the collection “Kissing god good-bye, poems from 1991-1997”

 

IL BOMBARDAMENTO DI BAGHDAD

I

iniziò senza mai cessare per 42 giorni

e 42 notti con accanimento minuto dopo minuto

più di 110.000 volte

bombardammo l’Irak bombardammo Baghdad

bombardammo Bassora/ bombardammo le istallazioni

militari bombardammo il Museo Nazionale

bombardammo le scuole bombardammo i rifugi

bombardammo l’acqua bombardammo

l’elettricità bombardammo gli ospedali noi

si bombardò le strade noi si bombardò le autostrade

noi si bombardò qualsiasi cosa si muovesse/noi

si bombardò qualsiasi cosa stesse ferma noi

si bombardò Baghdad

una città di 5,5 milioni di esseri umani

bombardammo i ripetitori della radio bombardammo

i pali della luce bombardammo le moschee

bombardammo le piste d’atterraggio bombardammo i serbatoi

bombardammo i camion bombardammo le macchine bombardammo i ponti/

bombardammo le tenebre bombardammo

la luce li bombardammo e li bombardammo

e li bombardammo a grappolo, i cittadini

dell’Irak  e li bombardammo con bombe allo zolfo i cittadini dell’Irak

e li bombardammo con il napalm i cittadini dell’Irak e a complemento di questi bombardamenti/queste incursioni giù

missili Tomahawk che lanciammo

ripetutamente a migliaia e migliaia

dentro l’Irak

(sapete che un missile scud iracheno

è , cito “insignificante dal punto di vista militare” e

noi l’insignificante non lo prendiamo alla leggera)

quindi usammo missili cruise ripetutamente

li lanciammo dentro l’Irak

E di questo non sono contenta

non ne sono affatto contenta

 

nessuna di queste cose rientra nel mio concetto di “le cose stanno       andando proprio bene”.

 

II

Il bombardamento di Baghdad

non obliterò la distanza o il tempo

tra il mio corpo e il respiro

della mia amata

 

III

È qui che Custer oppose la sua penultima resistenza

Sento Crazy Horse cantare mentre muore

adesso mi consacro a imparare quella canzone

sento quella musica nel lamento del mondo arabo.

 

IV

Il generale Custer avvezzo a fare solo il suo mestiere

Si spinse ad occidente verso la gloria

Facendo promesse

A caccia di selvaggi/dei loro fragili

provvisori insediamenti

dove allevare i propri figli/ far cadere la pioggia ballando/e  invocare

la misericordia di una mandria di bisonti

Custer/li inseguì questi selvaggi

Li attaccò all’alba

Assassinò gli uomini/assassinò i bambini

Catturò le donne  e le convertì

(sono sicura)

alla sua religione

Oh, con quale tenerezza prese commiato dalla sua amata

fidanzata!

Con quale dolcezza lo sguardo dell’amata si soffermò sul suo guerriero!

Carico di pistole e di polvere da sparo lui abbracciò

le viscere e il sangue della Missione Civilizzatrice dell’uomo bianco

Si spinse verso occidente

per distruggere i selvaggi

(“Attaccate all’alba”)

e impossessarsi dei loro territori

impossessarsi delle loro donne

impossessarsi delle loro ricchezze naturali

 

 

V

Ed eccomi qui oggi a tifare per squadre chiamate Frecce

o  Coraggiosi

 

VI

E tutti quelli che  credevano che qualcuno deve pur morire

erano già morti

E tutti quelli che credono di essere i soli a possedere

l’essenza umana e pertanto i diritti umani

non  si potevano più contare tra gli esseri possibilmente umani

E tutti quelli che credevano che la rappresaglia/vendetta/difesa

derivino da prerogative divine dell’uomo bianco

E tutti quelli che credevano che fare la guerra sia qualcosa di diverso

da un’attività terrorista per prima cosa

ed ultima

E tutti quelli che credevano che gli F-15/gli F-16/gli Elicotteri

“Apache”

i bombardieri B-52 /le bombe intelligenti/le bombe stupide/il napalm/l’artiglieria/

le navi da guerra/le testate nucleari ammontassero a qualcos’altro/

che non a strumenti di terrore di un’impresa terrorista

E tutti quelli che credevano che olocausto significasse qualcosa

che succede solo ai bianchi

E tutti quelli che hanno creduto che Desert Storm

Significasse qualcos’altro che non sferrare

un olocausto americano contro i popoli del Medio Oriente

Tutti coloro che queste cose hanno creduto

erano già morti

Non si potevano più contare tra gli esseri possibilmente umani.

 

E questa è per Crazy Horse che canta mentre muore

perché vivo dentro la sua tomba

E questa è per le vittime dei bombardamenti di Baghdad

perché il nemico è partito da casa mia

per distruggere la vostra patria

facendo a pezzettini i bimbi

i granelli di sabbia

 

E nel dopo-macello

commesso a nome mio

Come potrei osare offrirti la mia mano

come potrei negoziare le implicazioni

della mia vergogna?

 

Il mio cuore non può affrontare

questa morte senza sollievo

La mia anima non può tenere sotto controllo

le perdite di questo mio dolore

 

E questa è per Crazy Horse che canta mentre muore

E questa è il mio canto dei viventi

che devono cantare contro la morte

cantare per unire i vivi

con i morti

 

traduzione di Pina Piccolo, tratta dalla raccolta “Kissing God Goodbye, poems 1991- 1997

 

 

 

 

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